giovedì 13 dicembre 2012

LE ORIGINI SEGRETE DELLA BANCA D'INGHILTERRA

Riceviamo questo articolo importantissimo e lo pubblichiamo: Articolo di Stepehn Goodson – tratto da “Rinascita” Dall’A.D. 757 fino alla morte nel 791, il grande Re Offa governò il regno di Mercia, uno dei sette regni autonomi della eptarchia anglosassone. Offa era un saggio ed abile amministratore dal cuore gentile, benchè fosse duro con i suoi nemici. Egli fondò il primo sistema monetario in Inghilterra (diversa dalla Britannia romano-celtica). Causa la scarsità di oro, usò l’argento per il conio e come riserva di ricchezza. L’unità di conto monetaria era una libbra di argento, divisa in 240 pennies. Sui pennies veniva impressa una stella (antico inglese “stearra”), dalla quale deriva la parola “sterling”. Nel 787 Offa introdusse una legge che proibiva l’usura, cioè caricare di interesse il presttito della moneta. Le leggi contro l’usura furono ulteriormente rafforzate dal Re Alfredo (r. 865- 99) che ordinò la confisca delle proprietà degli usurai, mentre nel 1050 Edoardo il Confessore (1042-66) decretò non solo la confisca, ma anche che l’usuraio fosse dichiarato fuorilegge e condannato al bando perpetuo. PRIMA MIGRAZIONE ED ESPULSIONE EBRAICA Gli ebrei giunsero per la prima volta in Inghilterra nel 1066 in seguito alla sconfitta di Harold II ad Hastings provocata da Guglielmo I il 14 ottobre. Questi ebrei arrivarono da Rouen, 75 miglia da Falaise, dove Guglielmo venne al mondo illegittimamente come Guglielmo il Bastardo. Nonostante le registrazioni storiche non dicano se essi appoggiarono l’idea di una invasione militare dell’Inghilterra, questi ebrei per lo meno la finanziarono. Per questo sostegno essi furono riccamente remunerati permettendo loro di praticare l’usura sotto la protezione reale. Le conseguenze per il popolo inglese furono disastrose. Facendo pagare ratei di interesse del 33% l’anno sui terreni ipotecati dai nobili ed il 300% l’anno sugli strumenti di mestiere e su tutti i beni impegnati dai lavoratori, entro due generazioni un quarto di tutte le terre inglesi cadde nelle mani degli usurai ebrei. Inoltre questi immigrati minavano l’etica delle corporazioni ed infuriavano i mercanti inglesi vendendo una gran quantità di merce “sotto lo stesso tetto” (con una singola licenza). Ebbero inoltre un ruolo primario nel limare le monete d’argento fondendo la limatura in lingotti e placcando d’argento lo stagno. Il famoso economista Dr. William Cunningham paragona l’attività degli ebrei in Inghilterra dall’11° secolo in poi ad una spugna, che succhia tutta la ricchezza della terra e ne compromette lo sviluppo economico. E’ interessante notare che vi sono le prove che perfino in questo periodo inziale il Governo fece tutto ciò che era in suo potere per indurre gli ebrei a commerci decenti e lavoro onesto e quindi amalgamarsi con il resto della popolazione, ma senza successo. Nel 1233 e nel 1275 furono approvati gli statuti sulla Giudea che abolivano qualsiasi forma di usura. Siccome gran parte di questi ebrei non potevano “guadagnarsi da vivere”, fu approvata una legge del Re Edward I (1272-1307) il 18 luglio1290 che obbligava tutta la popolazione ebraica di 16.000 persone a lasciare l’Inghilterra per sempre. A differenza della pratica moderna di pulizia etnica, agli ebrei, dopo il pagamento di 1/15° del valore dei loro beni e 1/10° delle loro monete, fu permesso di uscire con tutti i loro beni ed attrezzi. Qualsiasi ebreo che restasse in Inghilterra dopo il 1° novembre 1290 (Tutti i Santi) era passibile di esecuzione. IL GLORIOSO MEDIO EVO Con il bando dei prestatori di denaro e l’abolizione dell’usura, c’erano ben poche tasse da pagare e nessun debito statale, perché il Governo usava i “tally sticks” (bastoni di legno con le tacche), denaro senza interessi. L’Inghilterra ora godeva un periodo di sviluppo e prosperità senza paragoni. Il lavoratore medio lavorava solo 14 settimane l’anno e godeva da160 a 180 giorni di festivi. Secondo Lord Leverhulme, uno scrittore dell’epoca: “Gli uomini del 15° secolo erano molto ben pagati “, così bene che il potere d’acquisto delle loro paghe ed il loro standard di vita sarebbe stato superato solo nel tardo 19° secolo. Houston Stewart Chamberlain, il filosofo anglo-tedesco, conferma queste condizioni di vita ne “ The Foundations of the XIX Century”: “Nel 13° secolo, quando le razze teutoniche cominciarono a costruire il loro nuovo mondo, l’agricoltore in quasi tutta l’Europa era un uomo libero, con una assistenza più assicurata di quanto lo sia oggi. La proprietà del terreno era la regola, cosicchè l’Inghilterra, oggi sede del latifondo – era fino al 15° secolo quasi interamente in mano a migliaia di agricoltori, che non solo erano proprietari legittimi della loro terra, ma possedevano in aggiunta il diritto al libero accesso a pascoli e boschi comuni”. FINE DELL’ETA’ DELL’ORO Durante il 17° secolo questa età dell’oro si concluse tragicamente. Un gran numero di ebrei che erano stati espulsi dalla Spagna nel 1492 da Isabella I di Castiglia e da Ferdinando II di Aragona si stabilirono in Olanda. Benchè gli olandesi all’epoca fossero una potenza marittima, gli usurai ebrei che si erano stabiliti ad Amsterdam desideravano ritornare in Inghilterra, dove le prospettive per espandere le operazioni di prestiti di denaro erano più promettenti. Durante il regno della Regina Elisabetta I (1558-1603) piccoli gruppi di “marrani” – ebrei spagnoli che si erano convertiti ad una forma di falso cristianesimo – si stabilirono a Londra. Molti di essi erano orafi, accettavano depositi di oro in custodia e quindi emettevano ricevute dieci volte l’ammontare dell’oro custodito come ricevute di oro, cioè prestiti con interesse. Queste ricevute, precursori del sistema fraudolento di riserva frazionaria delle banche, erano all’inizio prestate alla Corona o al tesoro all’8% l’anno, ma secondo Samuel Pepys, diarista e segretario dell’Ammiragliato, il rateo di interesse aumentò fino al 20% o addirittura il 30% l’anno. L’ interesse che i mercanti pagavano spesso eccedeva il 33% l’anno, anche se il rateo legale era il 6% l’anno. Operai e bisognosi sopportavano il peso di questi interessi estorsivi dovendo pagare 60%, 70% o fino all’80% l’anno. Secondo Michael Godfrey, autore dell’opuscolo intitolato “A short Account of the Bank of England”, da 2 a 3 milioni di sterline si erano perdute per bancarotta di orafi e scomparsa dei loro commessi. Nel 1534, con la Legge sulla Supremazia, la chiesa d’Inghilterra fu dichiarata religione ufficiale dal Re Enrico VIII (1509-1547). Durante i secoli 16° e 17° le credenze puritane basate sugli insegnamenti di John Wycliffe e John Calvin guadagnarono un crescente numero di aderenti. I Puritani consideravano la Bibbia la vera Legge di Dio e incoraggiavano la sua lettura, la preghiera ed i sermoni e la semplificazione del rituale dei sacramenti. Il Re Stuart Charles I (1625-1649), che desiderava mantenere la preminenza della chiesa anglicana, giunse ad aspro conflitto con i Puritani, che stavano facendo grandi progressi nel proselitismo della intera popolazione. Dopo l’assassinio dell’amico fidato e consigliere di Carlo, il duca di Buckingham, nel 1628, gradualmente si isolò dalla gente. Le crescenti divisioni religiose fornirono la perfetta opportunità di sfruttamento ai cospiratori ebrei. Come scrisse Israel Israeli, il padre del Primo Ministro Benjamin Israeli ne “The Life and Reign of Charles I” “la nazione fu artatamente divisa fra Sabatariani e violatori del Sabato. Nel 1640 uno dei capi della comunità ebraica clandestina Fernandez Carvajal, mercante e spia, conosciuto anche come “The Great Jew”, organizzò una milizia armata di circa 10.000 membri, che furono utilizzati per intimidire i londinesi e seminare la confusione. Furono distribuiti un gran numero di opuscoli e volantini. Ben presto scoppiò la guerra civile fra i Realisti (Anglicani) e “Rounbdheads” (Puritani) che durò dal 1642 al 1648. I Roundheads con il loro esercito “New Model Army” furono vittoriosi e si stima che morirono190.000 persone, il 3,8% della popolazione. Il capo dei Roundheads (o Parlamentaristi) era Oliver Cromwell (1599-1658), il cui esercito “NewModel Army” non solo era attrezzato e approvvigionato dal capo imprenditore ed agitatore di mestiere, Fernando Carvajal, ma anche rifornito di denaro dagli ebrei prestatori di soldi di Amsterdam. Il capo degli ebrei olandesi, Monasseh ben Israel, inviò una petizione a Cromwell chiedendogli che fosse permesso agli ebrei di immigrare in Inghilterra in cambio dei favori finanziari, da lui generosamente forniti. L’ASSASSINIO DI RE CARLO I Il tradimento a cui si abbassò Cromwell è rivelato nella corrispondenza fra lui e la sinagoga di Muelheim (Germania): “16 giugno 1647. da A.C. (Oliver Cromwell) a Ebener Pratt: In cambio del sostegno finanziario sosteniamo l’ammissione degli ebrei in Inghilterra. Questo è impossibile con Re Charles vivente. Charles non può essere giustiziato senza processo, non esistono al momento ragioni adeguate. Quindi consigliamo che Charles sia assassinato, non sarà difficile procurare un assassino, che lo aiuterà a fuggire”. La risposta: “Ad Oliver Cromwell da Ebebener: Forniremo aiuto finanziario appena Carlo sarà rimosso e gli ebrei riammessi. L’assassinio è troppo pericoloso. A Charles sarà data l’opportunità di fuggire: la sua cattura giustificherà il processo e l’esecuzione. Il sostegno sarà liberale, ma non è il caso di discutere i termini fino a quando comincerà il processo”. Re Charles era trattenuto come virtuale prigioniero a Holmy House, Northamptonshire. Il 4 giugno 1647 500 rivoluzionari catturarono il Re, ma gli consentirono di fuggire all’isola di Wight, dove fu in seguito arrestato. Il 5 dicembre 1648 la Camera dei Comuni decise “che le concessioni del Re erano soddisfacenti per un accomodamento”. Cromwell quindi epurò la Camera dei Comuni con l’assistenza del colonnello Pryde fino a quando rimase un gruppetto di 50 membri, che votarono opportunamente che il Re fosse processato. Non un singolo avvocato se la sentiva di vergare un atto di accusa contro il Re. Alla fine fu un ebreo olandese che provvide alla bisogna, Isaac Dorislaus. Il Re fu costretto a partecipare ad un processo spettacolo in una Alta Corte di Giustizia nella quale due terzi dei suoi membri erano ””levellers” (agitatori cromwelliani) dell’esercito. Il Re Charles rifiutò di chiedere la grazia, ma fu dichiarato colpevole e giustiziato il 29 gennaio 1649. Quando la processione si avvicinò al patibolo, moltissimi componenti della folla gridarono: “God save the King!” Quando tutto fu finito si udirono molti gemiti di angoscia. SECONDA IMMIGRAZIONE EBRAICA Dal 7 al 18 dicembre 1655 Cromwell tenne una conferenza a Whitehall allo scopo di ottenere l’approvazione per l’immigrazione su vasta scala degli ebrei. Nonostante la sala fosse gremita di sostenitori di Cromwell, la schiacciante maggioranza dei delegati, in massima parte preti, legali e mercanti, votò contro l’ingresso degli ebrei in Inghilterra. Nell’ottobre 1656 ai primi ebrei fu surrettiziamente permesso di entrare liberamente in Inghilterra, nonostante forti proteste registrate dal sottocomitato del Consiglio di Stato, che dichiarò che questi ebrei “sarebbero stati una grave minaccia per lo Stato e per la religione cristiana”. I mercanti, senza eccezione, parlarono contro l’ammissione degli ebrei. Essi dichiararono che gli immigranti proposti sarebbero stati “moralmente pericolosi per lo Stato e che la loro ammissione avrebbe arricchito gli stranieri a spese degli inglesi” . Cromwell morì il 3 settembre 1658, succeduto dal figlio, Richard, che governò per nove mesi. Charles II (1660-1685), figlio del giustiziato Charles I, succedette al padre. Nonostante egli fosse l’ultimo monarca inglese ad emettere banconote con pieno diritto, fece due errori fatali nell’esercizio del potere. Il 1° agosto 1663 approvò la legge eufemisticamente di sondaggio per l’incoraggiamento del commercio che permise l’”esportazione di tutte le monete straniere, lingotti d’oro o d’argento, liberi da interdizione, regolamentazione o imposte di qualsiasi genere”. Tre anni più tardi con la legge per l’ incoraggiamento della coniatura permise a privati, bancari ed orefici di coniare le monete del regno nella zecca reale e con ciò acquisire i considerevoli benefici del reddito del signoraggio per loro conto privato. Il regno di suo fratello James II (1685-1688) durò appena tre anni. Egli fu vittima di opuscoli senza scrupoli e propaganda, provenienti in gran parte dall’ Olanda. Una spedizione militare condotta dal principe William d’Orange alla fine lo detronizzò. Benchè l’esercito di James fosse numericamente superiore, fu scoraggiato dall’attaccare dopo che John Churchill, primo duca di Marlborough, lo aveva improvvisamente abbandonato. Secondo l’enciclopedia ebraica, Churchill ricevette uno stipendio annuale di 6.000 sterline dall’ebreo olandese Solomon Medina in pagamento della sua condotta traditrice. La campagna militare di William d’Orange come quella dell’altro William il Conquistatore nel 1666 era stata finanziata da banchieri ebrei. In cambio del loro appoggio William III (1689-1702) avrebbe trasferito le prerogative reali di emettere la valuta dell’Inghilterra libera da debito ed interesse ad un consorzio conosciuto come “Governor and Company of the Bank of England.” A.N. Field in “All these Things” riassume questi gravi momenti come segue: “Trentatre anni più tardi dopo che Cromwell aveva ammesso gli ebrei in Inghilterra, un principe olandese arrivò da Amsterdam circondato da uno sciame di ebrei di quel centro finanziario. Estromettendo suo suocero dal regno, graziosamente accettò di ascendere al trono d’Inghilterra. Un risultato naturale che seguì questo evento fu la inaugurazione del debito nazionale in seguito alla fondazione della Banca d’Inghilterra allo scopo di prestare denaro alla Corona. L’Inghilterra aveva sempre pagato di tasca sua fino all’arrivo degli ebrei. Si aprì in quel momento il monte di pietà e la risultante situazione in cui si trova oggi non potrebbe essere descritta meglio delle parole che Shakespeare con visione profetica mette in bocca al morente John de Gaunt: “This blessed plot, this earth, this realm, this England … ./this land of such dear souls, this dear, dear land/Dear for her reputation through the world,/is now leas’d out, (I die pronouncing it,/like to a tenement, or :/or pelting farm/England, bound in with the triumphant sea,/Whose rocky shore beats back the envious siege/Of wat’y Neptune, is now bound in with shame,/with inky blots,and rotten parchment bonds: /That England, that was wont to conquer others,/Hath made a shameful conquest of itself.” (Richard II, Act 2, Scene 1). La storia del secondo insediamento ebraico in Gran Bretagna è una lunga scia di obbligazioni di pergamena che incatenano la nazione al debito. Ogni passo dell’ascesa ebraica negli affari della nazione è stato contrassegnato dall’aumento e moltiplicazione del debito. LA BANCA D’INGHILTERRA La necessità di una banca centrale privata fu affrontata da un pirata in pensione, William Paterson, quando scrisse un opuscolo nel 1693 intitolato “A Brief Account of the intended Bank of England”. Si sarebbe più avanti vantato che “questa banca avrebbe il beneficio dell’interesse sul denaro che egli avrebbe creato dal nulla”. Il 21 giugno 1694 si aprirono le liste di sottoscrizione della banca, che aveva un capitale di 1.200.000 sterline. Il seguente lunedì questa somma era stata interamente sottoscritta. Lo scopo apparente della banca era di prestare al Re William somme illimitate all’8% annuo per permettere la prosecuzione della guerra, ed in particolare il conflitto contro Luigi XIV di Francia. La banca avrebbe quindi ricevuto dalla Corona interesse di 100.000 sterline all’anno, le ulteriori 4.000 sterline come imposta amministrativa. La banca acquistò inoltre il diritto di emettere 1.200.000 sterline in banconote senza copertura aurea. Prima degli elenchi, gli statuti della banca erano attentamente esaminati da Serjeant Levinz allo scopo di accertare che la banca si attenesse ai suoi scopi nascosti, cioè derubare perpetuamente il popolo inglese permettendo la creazione della moneta nazionale e mezzi di scambio dal nulla, con interessi. Tutto questo denaro contraffatto era accompagnato da interesse composto. Levinz era un ebreo di Amsterdam che praticava l’avvocatura. Ci fu forte opposizione alla fondazione della banca. I più contrari erano gli orefici ed i prestatori di denaro, che a buona ragione temevano che essa avrebbe condotto al loro usuraio racket della riserva frazionaria bancaria fondata sulle loro ricevute di oro. I proprietari di case e la piccola nobiltà terriera temevano una scalata dei ratei di interesse poiché la banca avrebbe tenuto sotto controllo la circolazione monetaria della nazione. C’erano affermazioni che la banca avrebbe favorito certi mercanti con bassi ratei di interesse. Il più grande timore era che la banca sarebbe cresciuta troppo potente e sarebbe divenuta la pietra angolare del commercio mondiale. Sfortunatamente è esattamente ciò che accadde, quando la Banca d’Inghilterra diventò il modello sul quale furono copiate le altre banche centrali. A quell’epoca la Camera dei Comuni aveva 512 membri, di cui 243 Tories, 241 Whigs e 28 membri di cui non conosciamo l’orientamento. Circa due terzi dei membri erano gentiluomini di campagna e si crede che di 512 membri il 20% di essi fosse illetterato. La legge fu dibattuta nel luglio 1694, nel pieno dell’estate, quando la maggior parte dei membri rurali erano occupati negli affari della campagna e nella raccolta della produzione agricola. In quel fatale venerdì 27 luglio 1694, quando fu concesso l’atto costitutivo, solo 42 membri erano presenti , tutti Whigs, poiché i Tories avversavano la legge (questo dimostra come fosse composto il quorum all’epoca), Il titolo della Legge non faceva menzione della proposta Banca d’Inghilterra, che è descritta solo, o meglio, secretata, con un inintelligibile linguaggio per i profani. Le parole della Legge cominciavano come segue:”William and Mary by the grace of God, King and Queen of England, Scotland, France and Ireland, defenders of the faith, etc. To all for whom these presents shall come greetings. …” La terza frase, contenente 242 parole, comincia: “Whereas in and by a certain Act made in Parliament entitled an Act for granting to Their Majesties several rates and duties upon tonnage of ships and vessels, and upon beer, ale, and other liqueurs, for securing certain recompenses and advantages in the said Act mentioned, to such persons as shall voluntarily advance the sum of fifteen hundred thousands pounds towards carrying on the war it is amongst other things enacted….. .” L’essenza dei primi due terzi della legge elenca la necessità di imporre un complicato insieme di nuove aliquote di tasse e imposte su navi, birra, liquori. Il vero motivo di queste tasse era la necessità di pagare gli interessi sui futuri prestiti governativi. Poco dopo furono introdotte ulteriori tasse inclusi imposta fondiaria, tassa su carta da parati, testatico (imposta su ogni persona sopra i quindici anni, tassa sul sale, imposta di bollo, imposta sulle finestre, che rimpiazzava la tassa sul focolare o tassa sulla ciminiera. Altre tasse introdotte furono la tassa sui venditori ambulanti, tassa su carrozze di noleggio, tassa sulle nascite e sui matrimoni e funerali e per finire la tassa sugli scapoli. Comunque, la più punitiva delle tasse introdotte fu l’imposta sull’entrata, riscossa al 20%. Fu applicata non solo sulle società, ma anche sugli individui. GUERRA E SCHIAVITU’ DEL DEBITO Da quel momento sarebbe emerso il disegno di preparare guerre non necessarie che avrebbero elevato istantaneamente il debito nazionale e i profitti degli usurai. Significativamente, molte di queste guerre furono iniziate contro Paesi che avevano attuato sistemi di banche statali senza interesse, come fu il caso delle colonie nordamericane e Francia sotto Napoleone. Questo schema di attaccare ed imporre il sistema bancario dell’usura è stato largamente impiegato nell’era moderna e comprende la sconfitta della Russia imperiale nella I Guerra mondiale, Germania, Italia e Giappone nella Seconda, e recentemente Libia nel 2011. Questi erano Paesi che avevano sistemi bancari statali, che distribuivano la ricchezza prodotta su basi uguali e provvedevano ai loro popoli con una qualità di vita di gran lunga superiore a quella dei loro rivali e controparti. Entro due anni dalla sua fondazione nel 1696 la Banca d’Inghilterra aveva un valore circolante in banconote di 1.750.000 con una riserva aurea solo del 2% o 36.000 sterline. Il 1 maggio 1707 si ebbe l’unione fra Inghilterra e Scozia, motivata in gran parte dalla necessità di assumere il controllo della zecca reale di Edimburgo, che ebbe luogo nel 1709. Nel 1720 dopo la conclusione della Guerra di Successione spagnola (1701-1714) il debito nazionale era salito a 30 milioni di sterline con un costo della guerra stessa di 50.000.000 di sterline. Dopo la guerra di indipendenza americana (1776-1883) che si combattè dopo che i colonialisti avevano obbligato i coloniali a rimpiazzare la loro valuta senza debito con moneta inglese, il che risultò in una disoccupazione del 50% ed il debito nazionale schizzò a 176 milioni di sterline. Nel 1786 il Primo MinistroWiliam Pitt il Giovane cercò di abolire il debito nazionale con un accantonamento periodico che generò interessi di 1 milione di sterline l’anno per pagare il debito. Questo schema fu presto abbandonato per l’enorme aumento riscontrato per finanziare la guerra contro Napoleone. Nel 1797 allo scopo di pagare il peso crescente dell’interesse si dovette introdurre una graduale tassa sull’entrata. La guerra contro Napoleone durò dal 1792 al 1815. Fra i principali obbiettivi di questo sanguinoso conflitto c’era la distruzione del sistema finanziario napoleonico senza debito e senza interessi. Il 18 gennaio 1800 Napoleone fondò la Banque de France come banca di Stato. Poichè Napoleone detestava i banchieri si autonominò Governatore della banca ed anche Ministro del Tesoro. Durante questo periodo l’Inghilterra intraprese una guerra contro gli Stati Uniti dal 1812 al 1814. Questa guerra fu fomentata dalla Gran Bretagna dopo che il Congresso degli Stati Uniti rifiutò di rinnovare la carta della banca degli Stati Uniti di proprietà straniera, che era stata la banca centrale americana dal 1791 al 1811. Nel 1815 il debito nazionale era ingigantito a 885 milioni di sterline. Questa guerra inutile e non vincibile che ebbe il risultato di tre milioni di morti fra il personale militare ed almeno un milione di civili, costò 831 milioni di sterline, di cui più di 2,5 miliardi di sterline erano ancora in sospeso nel 1914. Il capitale di 504 milioni di sterline aumentò di cinque volte per gli interessi composti. Un astuto agrario e parlamentare, William Cobbett (1763-1835) percepì che cosa stava succedendo, e scrisse quanto segue: “I set to read the Act of Parliament by which the Bank of England was created. The investors knew what they were about . . . lands . . . houses . . . property . . . labour. The scheme has produced what the world never saw before: starvation in the midst of abundance. Gli affari della Banca d’Inghilterra restarono segreti, e non fu prima del 1833, 139 anni più tardi, che una versione edulcorata fu presentata in Parlamento mediante la Legge del 1833. Nel 1800 un deputato, Sir William Pultney, propose la formazione di una banca nazionale dopo avere sferrato “vigorosi attacchi” contro la banca. Nel 1924 un altro membro del Parlamento, David Ricardo, presentò un piano dettagliato per convertire la Banca d’Inghilterra in Banca Nazionale. Entrambi i tentativi fallirono. All’inizio della Prima G.M. nel 1914, il debito nazionale inglese stava a 650 milioni di sterline. Il 31 marzo 1919 era aumentato a 7.434 miliardi di sterline, di cui 3 miliardi sono ancora in sospeso dopo 94 anni con lo sconto del 3,5% l’anno. Nella Seconda G.M. il debito nazionale salì di circa il 200%, da 7,1 miliardi nel 1939 a 20,1 miliardi nel 1945. Attualmente si aggira a quasi 1,2 trilioni di sterline. CONCLUSIONE Per oltre 300 anni l’Inghilterra è stata trascinata nella schiavitù da una cricca di banchieri internazionali senza scrupoli, il cui impero parassitario minaccia l’esistenza di questa nazione-isola. L’orgoglioso popolo di piccoli proprietari terrieri e contadini di una volta, per ignoranza ed indifferenza, è diventato un crogiolo multiculturale di schiavi del debito nazionale. A meno che i suoi cittadini autentici non si assumano la responsabilità di familiarizzare con la vera natura del loro problema, sono destinati entro poche generazioni ad irreversibile schiavizzazione e distruzione genetica. Stepehn Goodson Note sull’Autore: Stephen Goodson è il capo del partito “Abolition of Income Tax and Usury Party” in Sudafrica. Ha studiato economia e giurisprudenza alla Stellenbosch University e all’ Università di Ghent. Per 15 anni ha gestito investimenti di portafoglio in varie istituzioni finanziarie. E’ attualmente un direttore della South African Reserve Bank. Tratto da “The Barnes Review” vol XVIII n.5 set/ott 2012 Tradotto da Alfio Faro.

sabato 6 ottobre 2012

MISSIONE A MALTA

Akakor "Astarte 2012". Grazie alla collaborazione e all'invito degli amici del Gruppo Akakor (vedi il sito a www.akakor.com , dove tra le altre cose si può assistere a un ottimo spezzone-video della TV Malta), e con il concreto appoggio della Università Cattolica, la mini spedizione a Malta di fine settembre 2012 ha avuto un completo successo. All'interno dello spazio archeologico di Tag Sils (o Tas-Silg), con il supporto degli speleologi di Akakor, si sono esplorati i sotterranei dei templi in superficie e quelli che sembravano solo pozzi o spazi destinati a cisterne, che hanno invece rivelato degli ampi spazi ctonii molto più "organizzati" di quello che si pensava..., Si può solo dare al momento - per come la penso io - assoluta conferma di quello che traspare leggendo la Parte Quarta del libro di Graham Hancock "Civiltà sommerse" - Corbaccio 2002, (tutta la parte è dedicata ai misteri di Malta) e il libro di Paolo Rumor "L'Altra Europa", Hobby and Work 2010. Quindi Malta come antichissimo centro di fondamentale importanza legato al lascito di una precedente civiltà scomparsa del Mediterraneo, dei cui ricordi ambienti lobbistici legati all'Unione Europea hanno a tutt'oggi un preciso riferimento...

mercoledì 22 agosto 2012

PAESI SCHIAVI DEL DEBITO.

Riceviamo in visione e molto soddisfatti ripubblichiamo questo spunto preso dal sito: [una piccola risposta ai vari "ottimisti" a comando che circolano di questi tempi sui canali "controllati" stampa e TV] http://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?reply_id=123476650 La Schiavità del Debito Pubblico è Stata Inventata di Recente. L'idea che lo stato si debba indebitare con moneta che lui stesso crea e poi milioni di contribuenti debbano essere tosati per pagare gli interessi del Debito Pubblico ecc... è stata inventata di recente. Prima di oggi, nessuno si è mai sognato per tremila anni una cosa del genere. Lo stato che si indebita, su scala colossale, con moneta che lui crea e viene schiacciato da interessi e poi ha default, sacrifici, tasse, depressione.... è un fenomeno creato solo dagli anni '70 ( inizialmente in Sudamerica). Come idea era sorta a metà '800, ma allora lo stato aveva una spesa pubblica minima, intorno al 5% del PIL al massimo (salvo che durante la guerra), per cui anche quando aveva deficit non era un vero problema. Il meccanismo del debito pubblico e interessi, che adesso a noi viene descritto come normale, fino a poco tempo fa incontrava tremende resistenze (di cui una delle tantissime testimonianze è l'articolo firmato assieme da Thomas Edison e Henry Ford sul New York Times nel 1922 che ho citato qui sotto). Ma qualunque pensatore occidentale degli ultimi 2 mila anni troverebbe assurdo e folle che tutta l'economia giri intorno al problema dello stato che deve pagare montagne di interessi con moneta che lui stesso può creare. Nell'800 ci furono scontri violentissimi su questo tema, in America ad esempio William Jennings Bryan diventò candidato presidenziale per quattro volte e arrivò vicino a vincere un paio di volte, avendo come programma in pratica liberare lo stato e gli agricoltori dalla schiavitù del debito tramite il "free silver". Come dice anche Wikipedia "free silver" fu il tema economico centrale dell'America dell'800 Jennings Bryan voleva la moneta d'argento, che era però molto abbondante, in mano allo stato, contro il Gold standard che volevano i banchieri perchè l'oro era scarso e quindi se ti indebitavi dovevi ripagare in oro e vincevano i creditori e la deflazione.... Nel 1907 William Jennings Bryan tenne alla convenzione di Chicago il più famoso discorso della politica americana di questo secolo, quello sul "Crocifiggere sulla Croce d'Oro", crocifiggere gli agricoltori e lavoratori americani come Cristo sulla croce del Gold Standard. Jennings Bryan creò una tale emozione e frenesia all convenzione del partito che gli vale la nomina immediata come candidato presidenziale. Per batterlo dovettero mettersi assieme i vari Rockfeller, Morgan, Kuhn Loeb, Warburg... gli interessi finanziari, che spesero dieci volte di più per far vincere l'altro candidato. Ma la forza del discorso di Jennings Bryan fu tale che per altre tre volte diventò candidato presidenziale come populista, fuori dai partiti ufficiali. Ancora urante la prima guerra mondiale Jennings Bryan divenne ministro nell'amministrazione democratica di Wilson grazie al seguito che aveva al Congresso e si battè contro la FED, fino a quando morì prematuramente. Parlando in generale, per un secolo il movimento populista in America ebbe sempre come tema economico centrale LA MONETA e riuscì a tenere a bada il partito della finanza (si vede che una volta senza la TV e cinema la gente era più sveglia...) Negli anni '20 e anni '30 questa opinione, che lo stato non debba indebitarsi a interesse e debba usare la propria moneta senza interessi a favore dell'economia e della comunità, era ancora maggioritaria in molti paesi e dibattuta ovunque, anche nella Teoria Generale di Keynes, dove parla di Silvio Gesell ad esempio. In Germania un ingegnere diventato economista, Gottfried Feder, nel 1919 teneva conferenze sulla "Zinsknechtschaft", la schiavitù dell'interesse" e un reduce e disoccupato austriaco lo sentì parlare e fu fulminato dalle sue teorie. Insieme con altri due o tre formarono il "partito dei lavoratori tedeschi" (poi rinominato con un nome diventato noto) di cui Feder creò il programma economico e quando scoppiò la crisi degli anni '30, la Depressione e ci furono sette milioni di disoccupati vinsero le elezioni e andarono al potere. Feder centrò tutto il programma economico sul fatto che lo stato si doveva finanziare senza interessi e senza debito per sostenere l'economia e il welfare. Senza la sua soluzione per la moneta l'austriaco non sarebbe andato al potere e non avrebbe avuto il successo che lo rese un semidio per i tedeschi. Una volta adottata la loro politica raddrizzò infatti la situazione in quattro anni, dal 1933 al 1937, rendendo l'ex-pittore e reduce austriaco il politico più popolare dell'epoca (fino a quando non invase l'URSS e per sradicarlo si misero assieme l'Impero Brittannico, l'America e l'URSS...). Gli esempi di William Jennings Bryan e di Gottfried Feder/Hitler dimostrano che questa è un idea esplosiva, quando la gente viene esposta all'idea dello stato che può creare moneta senza debito, a fini di benessero pubblico, reagisce come se gli fosse rivelato un Vangelo e ti segue in massa La cosa incredibile è che ora invece si da per scontato tutto il contrario, che sia normale indebitare lo stato con la moneta che lui stesso crea e poi soffocare l'economia di tasse, un congegno che ha preso piede per la prima volta veramente tra il 1970 e il 1980.

lunedì 20 agosto 2012

IN RICORDO DI GIANLUIGI PROIA.

Caro Gianluigi, proprio l'altro giorno mi era tornato tra le mani un vecchio numero della rivista "Mystero" che tu gentilmente mi avevi donato, insieme a tanti altri, tante altre volte. Sembrava ieri, quando circa 10 anni fa mi contattasti per la prima volta, telefonicamente - come sempre facevi-. Avevo appena terminato un convegno e mi colpì la tua voce, schietta e sincera, come poche...Volevi una copia dell' "Impero Amazzonico" per una recensione...Te la mandai subito.. Avremmo continuato sempre così: tu ti esaltavi per questo mio articolo o quest'altro - scritto su altre riviste , o sulla tua, e telefonandomi mi incalzavi chiedendo: a quando un nuovo articolo, perchè non scrivi un altro saggio di archeologia di frontiera, quando vieni a trovarmi? Ti porto a vedere le mura poligonali del Centro Italia...Hai visto l'articolo? Te l'ho pubblicato alla fine...Oppure: cosa mi consigli? Questo libro va tradotto in italiano o no? Ne vale la pena?...Eri sempre gentile, ed ogni tanto mi mandavi delle brevi lettere descrivendomi quello che avevi fatto, chi avevi contattato, chiedendo come me la passavo ecc. Tante volte volevo organizzare con mia moglie di venire a trovarti a Roma e dintorni, ma in quel periodo, in quegli anni, di tempo ne avevo veramente poco, e quando potevo me ne andavo all'estero a far viaggi e spedizioni...Improvvisamente, pochi anni fa, mi giunse la notizia ...non eri più ...te ne eri andato, un maledetto male ti aveva colto, giovanissimo...Sempre gentile, sempre modesto, sempre con una buona parola...e purtroppo, per un incredibile caso,ti avevo sentito solo e sempre per telefono, sì ci si conosceva ma, alla fine non ci eravamo mai incontrati davvero: ora non era più possibile...Gianluigi, mi sei tornato in mente, come una bomba, e mi sono detto, devo subito ricordarlo su questo blog: Gianluigi, un vero amico, una persona buona e in gamba, così almeno l'avevo capito io, che solo una volta vidi in una foto in una rivista, con Maurizia Giusti...la "Turista per caso" per eccellenza...Te lo dovevo Giangi...Nel campo del "Mystero" eri veramente un tipo molto bravo...Ciao! Marco.

giovedì 16 agosto 2012

IL DELIRIO DELL'OCCIDENTE.

Guerrafondai e Tecnofinanziari-globali al comando con l'obiettivo della distruzione totale dell'Occidente. [ Viene inserito questo articolo modificato per la terza volta per ovvi motivi di aggiornamento, ma non si vede l’ora di tornare a parlare in questo Blog dei misteri della Storia e dell’ Archeologia ma, come era già stato detto, alcune cose non potevano più essere taciute…e il tempo scorre incessantemente] Salvo completamente i popoli dell'Europa e dell'Occidente in generale: non abbiamo nessuna responsabilità in quello che sta succedendo e che purtroppo presto succederà. Certe responsabilità dovremmo invece prendercele, per fermare chi ci comanda e che presto ci condurrà in guerre disastrose e ad un crollo economico generale: folli Guerrafondai hanno deciso, dopo aver distrutto Paesi comunque sovrani come la Libia e creato distruzioni in Egitto, solo per accaparrarsi il petrolio, di spazzare via in un prossimo futuro Siria e Iran [aggiornamento: conferma a mezzo TV in questi giorni di operazioni segrete americane in Siria, così come l'anno scorso lo furono quelle inglesi in Libia]. Solo che questa volta la cosa non sarà indolore e andremo incontro a un disastro di proporzioni inimmaginabili. Mi si gela il sangue sentire candidati repubblicani alla presidenza Usa promettere la possibilità di un attacco all'Iran, solo per spingere altri pazzi come loro a votarli e a farli vincere alle prossime elezioni...Si sa, il disastro del debito pubblico americano si può curare anche con una bella guerra all'esterno, è una vecchia tattica geo-politica di Paesi allo stremo... Così in Europa, Nazioni gestite da altri pazzi, e succubi di una finanza distruttiva (con generazioni di continui prestiti e nuovo debito - combattere il debito con altro debito è un delirio assoluto!) e dalle esigenze di guerra degli anglo/sassoni/sionisti, si prostrano continuamente e non aspettano un minuto per continuare ad interferire peggiorando la potenzialità degli eventi, lanciando strali e accuse sulla Siria, quando tutte le persone oneste si sono benissimo rese conto di chi ha veramente fomentato queste "ribellioni"...Mi ricordo benissimo che, soprattutto in Italia, Assad veniva considerato non molti anni or sono e poco dopo che si era sposato, come un sovrano "illuminato"...Vedo che le cose cambiano velocemente in poco tempo! Vedo nostri ministri,(così come il nostro Governo, assolutamente illegittimo, perché deciso dispoticamente dall'Alto, alla faccia di ogni minimo principio democratico), sparare a zero e richiedere praticamente interventi "umanitari" -succederà tra poco tempo- (così come da definizione totalmente ipocrita sempre usata da questi signori), nonostante, grazie a Dio, i veti imposti da Russia e Cina. Sento di piani segreti per l’attacco all’Iran da parte di Usa e Israele e ascolto telegiornali completamente ipocriti che parlano di questa opzione in modo così leggero come fosse andare a prendere un caffè al bar: l’Occidente è in preda ad un Delirio totale e questa volta non ce ne tireremo fuori molto facilmente. Il Kali Yuga nella sua fase culminante…

lunedì 12 marzo 2012

TRILOGIA DI W. LANDIG ANCHE IN FRANCESE.

LA FAMOSA "TRILOGIA" DI THULE.

Per chi non conosce la lingua tedesca, si rende noto che i famosi tre romanzi "pieni di fatti storici" dell'autore Wilhelm Landig sono tutti disponibili da tempo anche in lingua francese,
grazie al lavoro di traduzione della Casa editrice Auda Isarn,
al sito:

http://www.reflechiretagir.com/auda.html

venerdì 3 febbraio 2012

CERCA DEL GRAAL 1943-1945.

UNA STORIA POCO CONOSCIUTA.

Dalla primavera del 1943 , la situazione per le forze dell’Asse si stava facendo sempre più critica: , oltre al conflitto vero e proprio era in atto una vera e propria guerra occulta tra forze esoteriche e nascoste completamente inconciliabili, lanciate pure rispettivamente alla ricerca di “ reliquie sacre “ universali di potere, possibilmente situate in zone geopolitiche/geomantiche di assoluta importanza per il dominio del mondo, riconosciute come tali da queste “ massonerie “ nemiche, in conflitto tra loro da molto tempo.
Una di queste zone e’ legata indissolubilmente al cuore dell’Asia : l’Himalaya , e capiremo alla fine perché nell’ambito della Seconda Guerra Mondiale occulta, non manifesta, era un luogo “ così” importante.
Estate 1943: nel giro di poco tempo , così come ci racconta il testimone Ralph Bergstresser (1) nell’estremo nord dell’India le autorità militari britanniche riescono ad arrestare diverse spie tedesche in missione segreta.
Potrebbe essere una normale retata, invece non è così. Prima di farsi catturare 3 di queste spie riescono a distruggere dei finti orologi da polso che in realtà nascondono congegni elettronici complicatissimi : sono radio potentissime ma miniaturizzate, impensabili a quell’epoca e pure sconosciute, ma non per chi le aveva ideate almeno 20 anni prima : Nikola Tesla.
Ai servizi segreti Alleati prende un vero colpo: la lotta mondiale ormai punta su concetti, tecnologie, strumenti ed oggetti che, a vario titolo, sconfinano abbondantemente nell’esoterico!
Gli Alleati lo sanno bene, e non hanno anche loro certamente la coscienza pulita: è dai tempi di Nikolas Roerich (anni ’20) e da alcune strane spedizioni degli anni ’30 che gli statunitensi puntano, per ordini dall’alto, (leggi presidente F.D. Roosevelt ed i suoi affiliati) (2) a “cercare qualcosa” tra l’Asia Centrale ed il Tibet . Avevano partecipato Ilya Tolstoy, l’esploratore Brooke Dolan ed il suo amico tedesco Ernst Schäfer…
Ma ora Schäfer, in piena guerra, è ormai membro a pieno titolo dell’Organizzazione SS per l’Eredita’ Ancestrale “ Ahnenerbe “ , con a capo Heinrich Himmler, il quale vorrebbe che in pieno 1943 il suo pupillo eroe della spedizione SS in Tibet 1938-’39 , Schäfer appunto, ritorni sugli altopiani tibetani per organizzare una grande operazione militare e di intelligence germano/tibetana contro i Sovietici.
Forse il servizio segreto inglese è arrivato appena in tempo, forse tutta l’idea di Himmler è solo una pazzia irrealizzabile, ma una cosa è chiara : chi combatte vorrà , a guerra finita, il dominio politico militare sul Tibet.
Ma perché il Tibet è così importante? Cosa c’è dietro? Si cerca qualcosa ,o piuttosto, è più importante mantenere un controllo geopolitico del territorio Himalayano per l’incerto futuro postbellico?
Lo sveleremo presto, intanto torniamo nella nostra cara e vecchia Europa, in particolare nel Sud della Francia, l’allora cosiddetta “ Francia Libera “.
A partire dall’estate 1943 Hitler ed Himmler hanno una fretta del diavolo: L’”Operazione Zitadelle “ non sta conseguendo ad Est gli effetti sperati nonostante l’impegno strenuo di tre divisioni d’elite delle Waffen SS– dare cioè un colpo di maglio sul campo militare ai Russi di modo tale da organizzare quanto meno un armistizio sul “Fronte Bolscevico”- ma tutto questo non avviene, anzi. In più sul Fronte Sud le cose vanno male, gli Italiani si stanno “ sganciando “ dall’alleato tedesco facendo arrestare Mussolini. L’Otto settembre è molto vicino.
Heinrich Himmler sente il bisogno necessario e crede fermamente che il recupero di qualche straordinario oggetto preterumano possa aiutare a modificare le sorti della guerra ma la “ Lancia di Longino” non basta più, ci vuole ben altro, il “ Graal”, qualunque cosa esso sia, insieme ad altri tesori sacri (3).
Con il mutuo soccorso delle forze tedesche e di quelle della Francia di Vichy si intraprende una missione archeologica dell’Ahnenerbe nei pressi di Montsegur che durerà circa 6 mesi. All’interno della zona delle ricerche, tra grotte e colline, vengono impediti gli accessi stradali ai cittadini francesi ed ai civili in generale.
I comuni, le zone e le grotte dell’Ariege vengono esplorate senza sosta , in particolare presso il villaggio di Caussou, la zona di Pic Saint Barthelemy e del monte Soularac (zona a Sud di Tolosa) .Altre zone di ricerca oltre a quella di Montsegur , quella di Rennes le Chateau ( Auriac, Saint Paul de Fenoullet, Embres, Castelmaure e Durban ). Infine la zona di Comus ( foresta di Basqui ) (4).
Fino a novembre 1943 risulta che non ci furono scoperte particolari, se non dei graffiti preistorici, in parte già esaminati dallo studioso Otto Rahn durante le sue peregrinazioni nelle grotte della regione dell’Ariege negli anni ’30.
Ma, da questo momento in poi la situazione si complica, con il diretto intervento del Reichsführer Heinrich Himmler ( e questo è certo ) e cominciano, da allora fino ad oggi, una nutrita serie di interpretazioni storico/fantasiose che sono soprattutto dei depistaggi.
Una prima interpretazione, abbastanza risibile e suffragata da nessuna prova concreta, è la leggenda popolare che circola ancora oggigiorno nella zona centrale della Germania: fu trovato il Graal (inteso come Calice – interpretazione classica Cristiana -) e per un breve periodo fu custodito nel castello di Wewelsburg dalle SS, per essere messo poi al sicuro, in un luogo segreto, a fine guerra.
Alcune cose provenienti da quella zona furono messe in salvo con la fine del conflitto, come vedremo, ma non certo il Santo Calice.
Una seconda, veramente assurda e sotto un certo punto di vista storico pure in mala fede, vuole mettere a tutti costi in relazione il tristemente famoso massacro di civili francesi ad Oradour sur Glane (9 giugno 1944) per opera di elementi della II Divisione Waffen SS Das Reich, con la ricerca infruttuosa del Santo Graal in quella zona!
Una terza, la più conosciuta e forse la più datata, prende in considerazione il diretto intervento nel febbraio/marzo del 1944, su ordine di Himmler, dell’eroe della liberazione di Benito Mussolini al Gran Sasso , il maggiore delle Waffen SS Otto Skorzeny ( deceduto nel 1975 ).
Personaggio di non rare capacità e dotato pure di un fascino non comune, tanto da essere stimato pure dai suoi nemici [e dopo la guerra , pure dai servizi israeliani (!), con i quali collaborò in funzione anti–egiziana negli anni ’50 (5)], Skorzeny in realtà era abilissimo a prendere in giro tutti quanti visto che, pur collaborando con gli Alleati nel dopoguerra, contemporaneamente fu anche uno dei più intraprendenti creatori dell’Organizzazione Odessa/ Spinne ( il Ragno ), associazione clandestina di mutuo soccorso per le SS in fuga all’Estero.
Ormai anziano ed in lotta con un tumore maligno, riguardo alla Rahn/Graal connection, Skorzeny rispose in una intervista concessa all’inizio degli anni ‘70 a Christian Bernadac con tali parole:
“Non ho mai conosciuto Otto Rahn, anzi penso di non aver mai sentito parlare di lui. Nè di lui né del Graal…ma tutto questo non è serio, si figuri che dopo la guerra , in Spagna, ricevevo la visita di molti tedeschi che volevano farmi dire dove era nascosto il Graal…e mi volevano dare milioni e milioni…per tornare al vostro Rahn, non cercate troppo, perdete il vostro tempo…nell’entourage di Himmler, di Heydrich, di Schellenberg, di Canaris…c’erano dozzine di ufficiali che cambiavano regolarmente identità e così cambiavano i loro dossier…se il suo Rahn non è morto e lei ha l’impressione che abbia cambiato identità [ diventando ambasciatore tedesco a Roma con il nome di Rudolf Rahn , tesi poco credibile di Bernadac ] può essere una notizia che non stupirebbe nessuno”(6).
Ma,viste le capacità trasformistiche di uomo in grado di fare il doppio gioco come Skorzeny, diciamo noi , di fronte allo studioso francese l’ex SS dei servizi speciali avrà detto la verità?
Anche se magari non partecipò direttamente alla cerca del Graal, o del Tesoro nascosto nell’Ariege, potrebbe avere dato il suo appoggio ugualmente come coordinatore.
Vogliamo noi ora dare una nostra interpretazione dei fatti basando ci su alcuni dati di fatto ed alcune ipotesi che potremmo definire “metastoriche“ o “ai confini della realtà” ma che, probabilmente, fanno centro.
Tutto fa capo all’Ahnenerbe ed al servizio segreto delle SS sicherheitdienst ( SD ).
Tutto ruota intorno a : una serie di tavolette preistoriche con incisioni pre-runiche ritrovate presso la foresta di Basqui. Una sorta, così come viene definita, di Bibbia Nordica antidiluviana, testimonianza di una antica civiltà solare.
Oltre a questa scoperta, gli studiosi Ahnenerbe avrebbero trovato sì una sorta di tesoro in oro, gioielli e reperti (in particolare una sorta di cristallo nero) di varia provenienza storica. Ma per quanto riguarda il “Graal“ o meglio il suo concetto, che cosa si sarebbe scoperto dietro questo nome? Come dice perfettamente Jean Markale (7), Iil Graal non è che un concetto, una immagine simbolica che può assumere tutte le forme e che è necessariamente al di fuori del tempo e dello spazio “.
Ma è soprattutto un percorso Iniziatico, rappresentato materialmente da una Pietra Nera cristallina, portata in Occidente in salvo dalla Terra Santa dall’Imperatore Federico II di Svevia dopo una crociata, e spiritualmente dal segreto dell’energia vitale divina, che anche sul nostro pianeta può assumere le forme più impensabili, nelle zone più disparate della Terra .
Ma in alcune aree in particolare è maggiormente presente, vedi intorno ai Poli, vedi in Asia Centrale, vedi in Sud America (8) . Ed esistono dei custodi di questa “forza primordiale divina“ , che vivono in località inaccessibili, da sempre. Una delle più importanti si trova in Tibet, zona da sempre ambita da molti ed ora in mano alla Cina, guarda caso il prossimo incontrastato leader mondiale.
Questo è uno dei segreti del Graal, illuminazione divina cercata sia dalle forze dell’Asse, sia dagli Alleati nel corso di una feroce Guerra Mondiale fatta non solo di guerra di movimento, ma anche di guerra occulta tra opposte società segrete esoteriche con fini geopolitici , geomantici , religiosi e di potere. Ma, tra i due litiganti un terzo, alla fine, ne ha tratto vantaggio.
Siamo alla fine del nostro percorso ma ci mancava una ultima rappresentazione “metastorica“.
30 aprile 1945: dall’Accademia degli ufficiali SS di Bad Tolz escono due gruppi armati.
Uno composto di alpinjäger SS si dirige verso il ghiacciaio dello Zillertal dove tra le nevi nasconderà un grosso contenitore metallico, che sarà recuperato come stabilito, in un gesto simbolico, esattamente 50 anni dopo.
Tra i reperti, parte del tesoro dell’Ariege ma soprattutto lo stendardo della divisione delle Waffen SS Leibstandarte Adolf Hitler, mai caduto in mano agli Alleati.
Il secondo gruppo, ultimo nucleo scelto delle “SS esoteriche“, raggiungerà un luogo vicino Salisburgo dove ad attenderlo ci sarà un maestoso Heinkel 277 V, quadrimotore a lungo raggio di ultima generazione, rifornito di carburante preso direttamente dalla riserva personale del Maresciallo Goering.
Anche la “Bibbia“ nordica (le tavolette pre-runiche non cadrà mai in mano agli Alleati.
Vecchi maestri Tibetani dell’antico culto Bon stanno aspettando presso il monastero di Tashi Lumpo questo reperto, proveniente dal Centro Europa per mezzo di un velivolo straordinario, che passerà sopra la rotta Polare prima di raggiungere l’Himalaya.
La profezia del tenente SS Otto Rahn, l’ultimo dei cercatori romantici [“ La guardiana del Graal, dopo aver messo il Graal al sicuro era salita sulla cima del Thabor e di là, trasformandosi in colomba bianca, aveva preso il volo verso le montagne dell’Asia “ ( 9 ) ], si era avverata.
Bibliografia
1)R. Bergstresser : “ Il dr. Nikola Tesla “, Quaderni dell’Età dell’Acquario, n.20,21,22, 1982.
2)W. Henry : “ One foot in Atlantis, “Earthpulse Press, USA, 1998.
3)Sulla Lancia di Longino vedi : “ Adolf Hitler and the secrets of the Holy Lance “, di H.A. Buechner, Thunderbird Press, USA, 1988.
4)G. Patton, R. Mackness : “ L’Enigma dell’Oro scomparso “ Newton & Compton, Roma , 2000.
5)R.A. Segre : “ Il nazista agente d’Israele “, in “ Il Giornale “, 13/12/1995.
6)C. Bernadac : “ Le Mystere Otto Rahn “, ed. France Empire, Francia, 1978.
7)J. Markale : “ Il Graal “, Mondadori, Milano, 1999.
8)Chi scrive si riferisce ad impressionanti fenomeni luminosi e celesti ben noti ma ancora sconosciuti che si manifestano per esempio nei cieli della Norvegia, lungo alcuni fiumi asiatici e nell’altopiano del Taklamakan cinese, in Tibet , in piena foresta amazzonica tropicale del Sud America e sulle Ande peruviane.
9)Otto Rahn : “ La corte di Lucifero “, ed. Barbarossa, Milano, 1989.

venerdì 27 gennaio 2012

LA VERA STORIA DEL GENERE UMANO.

UN SEGRETO DAL GIAPPONE.

Un pianeta nacque nell'immenso universo. Gli Dei scesero sul pianeta “Terra” che loro stessi avevano creato.
Gli Dei crearono gli uomini dei cinque colori*, concedendo loro una civiltà, dopodiché gli esseri umani popolarono la Terra.
I testi più antichi del mondo compongono la storia della Terra conosciuta come il luogo di nascita del genere umano, partendo dalla suddetta creazione cosmica del mondo e proseguendo con la discesa degli Dei sulla Terra.
I “Documenti Takeuchi” (o "Documenti Takenouchi") sono una raccolta di testi antichi tramandati nel corso delle epoche da preti sovrintendenti del Koso Kotai Jingu (Grande Santuario dedicato all'Antenato Imperiale) che fanno parte della discendenza della famiglia Takeuchi. Nell'analizzare i Documenti Takeuchi si comprende come differiscono molto dalla storia umana studiata nell'attuale sistema scolastico.
Anche se l'uomo moderno potrebbe pensare che la civiltà attuale sia la più evoluta della storia umana, si tratta invece di un grosso errore. Al contrario, la civiltà attuale ha subito una degenerazione.
La storia dell'umanità è piena di disastri naturali (cataclismi) e conflitti. Le documentazioni di più di cento cataclismi vissuti dall'uomo fino all'epoca attuale sono conservate meticolosamente nei Documenti Takeuchi.
E' anche documentato il fatto che fossero indubbiamente esistite le civiltà antichissime che nelle leggende vanno sotto il nome di Mu ed Atlantide. Anche queste civiltà furono annichilite da cataclismi. Queste cose non esistono solo nei Documenti Takeuchi. Antichi ruderi e reliquie che si dice perfino la civiltà attuale faticherebbe a realizzare convalidano la loro esistenza.
In altre parole, oltre ad essere l'autentica storia di un Giappone il cui centro era la famiglia imperiale, i Documenti Takeuchi sono l'autentica storia di tutta l'umanità sulla Terra.

Gli uomini dei cinque colori*
Si chiamano uomini dei cinque colori
nei Documenti Takeuchi per essere stati
suddivisi in cinque colori: bianco, rosso,
giallo, blu e nero.

lunedì 23 gennaio 2012

LA SVASTICA E LA RUNA.

LA SVASTICA E LA RUNA – Cultura ed Esoterismo nella SS Ahnenerbe.
Ed. Mursia, 2011.

Questo lavoro editoriale nasce dalla passione trentennale dell'autore, Marco Zagni, – già autore del saggio Archeologi di Himmler (Ritter, 2004) - non solo per i misteri dell'Archeologia precolombiana (con viaggi in varie parti del mondo e vere e proprie spedizioni in Amazzonia), ma anche per la storia del Terzo Reich. Si è voluto così scrivere un testo sulle vicende di una delle organizzazioni più enigmatiche del periodo nazista, la SS Ahnenerbe (o Deutsche Ahnenerbe) facendo affidamento, per la stesura del saggio, sia su una puntuale ricostruzione storica degli avvenimenti basandosi su materiale originale Ahnenerbe specificamente acquisito, sia sull'esperienza personale dell'autore, grazie a viaggi mirati, utili al reperimento di ulteriori informazioni in vari Paesi (Germania, Francia, Austria, Olanda, Grecia, Egitto, Bolivia e Perù), e anche per mezzo di incontri specifici, con esperienze di ricerca archeologica diretta e visite in vari musei, per produrre, in aggiunta, diverse nuove fonti iconografiche..
Ne è uscito un lavoro di ricerca che, oltre ad aver permesso di proporre nuove ipotesi storiche e archeologiche, con specifiche indagini – per esempio sugli effettivi scopi di alcune ricerche dell'Ahnenerbe, palesi o occulte - , senza dubbio rende questo testo il più avanzato e scrupoloso mai portato a termine in Italia.
Le ricerche, i viaggi e le esperienze dell'autore fatte, per portare a buon fine questo lavoro, sono durate complessivamente una decina d'anni, di cui quasi tre spesi per la stesura e le traduzioni. Infatti, grazie ad una discreta padronanza delle lingue inglese, francese, tedesco e spagnolo, l'autore ha potuto leggere e studiare praticamente tutto il materiale già pubblicato al mondo in argomento, aggiungendo la lettura diretta di materiale tedesco pubblicato dall'Ahnenerbe durante il nazismo in Germania, esperienze che hanno potuto fornire all'autore degli spunti di indagine significativi.
In aggiunta al saggio, si è voluta inserire una serie di Documenti specifici per ogni singolo capitolo, in massima parte traduzioni dell'Autore di brani o documenti in lingua straniera (per la gran parte in tedesco), di materiale Ahnenerbe ed SS originale (riviste Germanien, SS Leitheft, Das Schwarze Korps ecc.), mai presentato e neppure tradotto, nella nostra lingua, inerente gli argomenti trattati di volta in volta nel testo.
Per quanto possibile, si è cercato di spiegare la bontà di alcune iniziative di ricerca archeologica dell’Organizzazione, al di là del mero utilizzo politico di parte, che senz'altro ci fu. Si è andato ad analizzare anche il probabile coinvolgimento dell'Ahnenerbe nel campo delle ricerche tecnologiche "estreme" portate avanti dal Generale delle SS Hans Kammler con il suo Sonderkommando SS "Schwarze Sonne" (progetti di velivoli discoidali e ricerche sullo spazio-tempo).
Si è voluto così adottare un principio di imparzialità, resa nel testo, nei confronti delle vicende storico-politiche e giudiziarie che hanno coinvolto l'esistenza di questa associazione culturale, legata a filo doppio con il nazionalsocialismo, per riuscire a fornire un quadro preciso e senza condizionamenti di sorta, soprattutto utile al lettore, delle cause e delle motivazioni che hanno spinto gli appartenenti all'Ahnenerbe a prendere determinante decisioni, occuparsi di certe ricerche, fino a compiere terribili esperimenti medici, per volere di Himmler.
Il supporto e il consiglio di studiosi esperti come il professor Giorgio Galli ed il dottor Gianfranco De Turris, che sinceramente ringraziamo, e' stato senz'altro determinante per rendere il lavoro svolto concreto, significativo e incisivo.
Marco Zagni. PS AGGIORNAMENTO DEL 18 11 2013: Poteva non essere necessario, ma la miglior risposta alla tardiva ( è di aprile 2013, il mio testo è dell'ottobre 2011), scomposta e non richiesta "recensione" al mio saggio di tale Alberto de Antoni (se è il suo vero nome) sono le parole del Prof. Giorgio Galli, uno dei più famosi politologi italiani, apprezzato anche dal "de Antoni" tra l'altro, che descrive nel suo ultimo lavoro "Hitler e la cultura occulta" il mio "La svastica e la runa" come uno dei migliori saggi sull'Ahnenerbe a livello europeo (e vado a memoria perchè mi sembra invece che dica "il migliore", ma come sempre adotto un'ottica prudenziale, dato che non ho il libro di Galli sotto mano). Direi che può bastare, no?. E sia chiaro: niente intimidazioni, grazie, è solo perdita di tempo (il vostro). M.Z. aggiornamento 24 02 2014: a presto nel 2015 con un mio nuovo saggio sempre sull'Argomento Ahnenerbe. Sarete tutti informati per tempo, soprattutto chi teme i miei saggi...