mercoledì 2 giugno 2021

Atlantide di Gurdjieff

LATLANTIDE DI GURDJIEFF (La Società di Akhldann). Di Marco Zagni. Gurdjieff morì a Parigi a fine ottobre del 1949. Il primo di settembre precedente però G. [Gurdjieff] aveva voluto organizzare con il suo gruppo di fedeli una sua ultima gita alle famose Grotte di Lascaux. Leggiamo, per il momento, il resoconto stilato da John G. Bennett e da sua moglie Elizabeth Bennett in merito a questo avvenimento. 1 settembre. [J.G.B -(Sei del pomeriggio, tornando a Parigi) Questa mattina abbiamo visitato le Grotte di Lascaux. Gurdjieff ha accertato la loro antichità e autenticità, a eccezione del fatto che ha fissato la loro età a 8000 anni, invece dei 18-20000 degli archeologi. Più tardi tenterò di scrivere tutto quello che ha detto. E.B. Gurdjieff non ha voluto fare colazione. Mentre noi facevamo la nostra, nel giardino del Soleil dOr, si è seduto a un tavolino sul marciapiede, col suo fez rosso, e ha bevuto tè, senza mangiare niente. Le sue gambe erano gonfie e gli davano qualche problema. Sono rimasta seduta con lui per un po e lui ha parlato della possibilità di ritornare a Ginevra ecc, ma niente è stato deciso. Siamo andati alle grotte, arrivandoci con qualche difficoltà. La macchina di G. [Gurdjieff] non riusciva a fare la salita, così si è trasferito sulla Vauxhall e il signor B. lha portato fino allentrata. Cera il signor Windel, e ci ha fatto da guida. Ravidat, e Marsal e i cani tutti si ricordavano di noi dallanno scorso. Gurdjieff era evidentemente ansioso di vedere le grotte. Era molto bello essere lì con lui me lo ricordo in piedi con le gambe divaricate, appoggiato al suo bastone, con la testa allinsù, mentre guardava il grande cervo con le corna stilizzate nella prima galleria. Io ero rimasta in coda al gruppo per chiudere le porte di ferro, ma poi mi sono infilata tra gli altri e mi sono avvicinata a lui per sentire cosa diceva. Anche così non riuscivo a sentirlo bene. Ha detto che lanimale composito è un emblema. Un simbolo?, ha chiesto il signor B. , e lui ha risposto: No, un emblema, come la Sfinge. Lo interessava molto. Ha detto che le corna sulla renna sono come le corna di Belzebù, rappresentano il grado di realizzazione. Ha aggiunto che gli strani disegni sono lettere, come in cinese, e che ciascuno ha un significato speciale. Ha insistito sul fatto che le pitture sono vecchie di 8.000 anni, non come dicono gli esperti, 10 o 20 mila. Ha ripetuto che questo lavoro è stato fatto dopo la caduta di Atlantide. Ha aggiunto inoltre che ci devono essere senza dubbio dei dolmen nel raggio di cinque chilometri dalle grotte. Se avessero trovato questi dolmen, li avrebbe studiati e avrebbe di nuovo visitato le grotte. Quando abbiamo lasciato le grotte, il gruppo della macchina a noleggio è tornato a Parigi e i signor G., dopo aver scelto Lisc, Iovanna e le due Mills per la sua macchina, ha detto al signor B., assieme a Tim, Bernard e me, di tornare a Parigi senza di lui. Siamo andati insieme a Tulle e là, dopo esserci fermati a un caffè per qualche bevanda ghiacciata, labbiamo lasciato. Non so dove sia andato. Così abbiamo proseguito spensieratamente. Ci siamo fermati al piccolo villaggio dove vive la vecchia Madeleine (cera una fiera). Lei era seduta su una panchina al sole, accanto alla porta di casa sua, una creatura minuscola, aveva 89 anni. Naturalmente non sapeva chi fossi, ma mi ha baciato sulle guance e mi ha tenuto la mano. Abbiamo pranzato molto bene a Uzerche e abbiamo proseguito per Bourges. Là abbiamo cenato e siamo andati alla Cattedrale, che appariva stupenda e irreale alla luce di un lampione e delle stelle. 2 settembre. J.G.B. (7.30 del mattino a Bourges). Adesso devo tentare di ricostruire gli ultimi giorni. Mercoledì mattina siamo partiti alle nove e abbiamo attraversato Clermont Ferrand per il Puy de Dôme fino a Mont Dore, dove abbiamo fatto un magnifico pranzo, che avevo ordinato da Vichy. Abbiamo proseguito per La Bourboule, Ursel e Tulle fino a Brive, fermandoci a dormire nel bosco. Sembra che G. [Gurdjieff] abbia gradito molto il pranzo. Certamente si è assunto un compito gravoso con John M. ed è molto istruttivo vedere la cura con cui laffronta. Lui usa il cibo in maniera molto potente come mezzo per avvicinare le persone. Abbiamo raggiunto Montignac alle nove di sera. G. era molto stanco e ha dovuto spesso bere del caffè per non addormentarsi. Ciò nonostante abbiamo cenato alle 9.45 circa al Soleil dOr e siamo rimasti a tavola sino alle 11.30. Non ha mangiato molto, ma ha apprezzato il gelato. Si è lamentato che la sua stanza non era abbastanza comoda e che aveva bisogno del suo bagno personale per curarsi. Ha parlato pochissimo, ma è stato molto gentile con la vecchia signora che ci serviva. Anche se inizialmente si è dispiaciuto per la semplicità del vitto, ha visto con quale sincerità i Bourgs cercavano di accontentarlo ed è stato molto gentile con entrambi. Dopo pranzo ho chiacchierato con E. nel giardino dellalbergo Lho accompagnata alluna del mattino nel posto dove alloggiava e abbiamo nuotato nella Vézère. Io dormivo allaltro capo del paese, e gli altri erano sparsi qua e là. Alle sette del mattino sono andato a controllare le macchine e sono andato al Soleil dOr poco prima delle otto, dove ho trovato il signor G. che era già sceso per la colazione. Siamo partiti per le grotte poco dopo le nove. Grossi problemi a portare la sua macchina su per la salita. G. era molto stanco e le sue gambe gli davano evidentemente fastidio. Nonostante questo è venuto fino in cima con la mia macchina e, dopo aver aspettato che un gruppo completasse la sua visita, siamo scesi con Windels alle dieci circa. Non cè dubbio che fosse interessato e impressionato. Ha detto che i disegni nella caverna sono certamente molto antichi, circa 8000 anni. Ha detto che devono esserci senza dubbio sette dolmen a non più di cinque chilometri dalla grotta. Se si riuscivano a trovare questi dolmen, li avrebbe esaminati e avrebbe passato dellaltro tempo nella grotta. Ha parlato delle corna del cervo come il simbolo del grado di realizzazione, alla stessa stregua delle corna di Belzebù. Senza dubbio, osservando la disposizione delle corna era ovvio come queste fossero formali e piuttosto diverse dai buoi e dai cavalli, che erano invece molto realistici. Gli ho chiesto spiegazioni su alcuni segni. Mi ha risposto che erano lettere, come in cinese: ce nerano circa 45, ognuno con un significato particolare. Era molto interessato all animale composito allentrata, e ha detto che era un emblema, come la Sfinge, e ha aggiunto che era tale e quale a come si trovava in Atlantide. Ricordo che aveva scritto della Sfinge quale emblema della Società Akhldan, e ho capito che ciò che intendeva dire era che qui a Lascaux si trovava un centro di questa società e che questo animale era il loro emblema e allo stesso tempo lelemento di richiamo per il loro lavoro. Quando abbiamo lasciato le caverne stava comprando fotografie per tutti. Cera unarmonia inconfondibile nel suo essere là. Sembrava trovarsi completamente a suo agio, tutto era silenzio, e noi gli stavamo intorno sereni e felici. Non ha aggiunto altro, tranne laver detto a Iovanna di mandare le fotografie a suo padre, dicendogli che queste pitture erano molto antiche e sarebbero state di grande interesse per lui. Lei ha risposto di essere molto dispiaciuta che lui non potesse essere lì. Mentre lo stavo riportando giù in macchina, gli ho detto che gli archeologi concordavano sul fatto che queste pitture avessero tra i 15000 e i 25000 anni. G. ha risposto di no, non più di 8000 anni fa [stessa indicazione di periodo della Cultura Masma di Marcahuasi in Perù, secondo le ipotesi del dottor Daniel Ruzo]. Gli ho detto che era stato provato dagli utensili e dalle ossa. Si pensa ho detto che risalgano a prima della caduta di Atlantide. Ha immediatamente risposto in tono allibito: Come è possibile? Questi non possono essere prima della caduta di Atlantide. Poi è rimasto in silenzio, e non sono riuscito a cavargli altro]. Il presente documento che voglio scrivere, dato che è stato iniziato con la stesura di un famoso episodio descritto nel saggio di John G. Bennett Idioti a Parigi (ed. Mediterranee 1996), potrebbe risultare strano o meglio, non molto chiaro. In realtà se ho desiderato cominciare in questo modo è a causa di alcuni motivi che diverranno manifesti nel corso di questa lettura. Per quanto ne so un argomento del genere sino ad ora nel nostro Paese forse non era stato sviluppato specificamente ma forse, di questi tempi, è bene occuparsene. Largomento Atlantide non era certo stato trattato nel Nunzio del Bene Venturo (pubblicato da Astrolabio nel 2003), lunico saggio scritto da Gurdjieff e pubblicato nel 1933 quando lo stesso Maestro caucasico era ancora in vita. Lo stesso Ouspensky nei suoi Frammenti (Frammenti di un insegnamento sconosciuto pubblicato da Astrolabio nel 1976) praticamente non affronta mai largomento Atlantide, ma daltronde Ouspensky, il più famoso discepolo di G. [Gurdjieff], qui descriveva il periodo delle sue attività praticamente prima che il Maestro si recasse in Francia nel 1922 (a parte che nelle ultime pagine del libro). Pertanto G. affronta sovente la storia di Atlantide e le sue implicazioni di fatto principalmente nei Racconti di Belzebù a suo nipote (la mia edizione italiana è di Neri Pozza, 1999, ma ce ne sono altre più recenti), che però venne pubblicato per la prima volta solo dopo la sua morte. La parola Atlantide viene citata in questo romanzo almeno una cinquantina di volte. G. dava per scontata e certa lesistenza di una civiltà precedente di tipo organizzato alla fine dellultima Era Glaciale, è questo è un dato da prendere in grande considerazione. Perché? Perché lui stesso aveva trovato dei documenti, delle testimonianze che confermavano questo fatto, per lui senza ombra di dubbio. Ma questo è un altro argomento che affronteremo sul finire di questo scritto. Il fine di G. era soprattutto descrivere lesistenza e le attività della Società Akhldann, una Società di sapienti nata in Atlantide quando questa civiltà era il fulcro della cultura mondiale antidiluviana. G. cita per la prima volta il nome Akhldann al Capitolo XX del Belzebù in questi termini: Allepoca in cui i cacciatori di pirmarali [cervi] decisero di insediarsi sulle rive del Mar dellAbbondanza [ampio Golfo nella Nuova Zelanda], si trovava già in quei luoghi un essere assai importante che proveniva dal continente Atlantide e che apparteneva, i qualità di Astrosovor [Astronomo] a una società di sapienti come ce ne furono e senza dubbio mai più ce ne saranno sulla Terra. La società di sapienti aveva nome Akhldann. La ragione che aveva condotto quell Akhldaneo sulle rive del Mar dellAbbondanza era la seguente. Subito prima della Seconda Catastrofe, i vari sapienti di Atlantide, fondatori della Società realmente grande di Akhldann, si resero conto che ben presto qualche cosa di molto grave sarebbe accaduto sul loro pianeta. Si misero perciò ad osservare attentamente tutti i fenomeni naturali, ma nonostante tutti i loro sforzi, non riuscirono a comprendere che cosa sarebbe accaduto. Poco dopo essi inviarono alcuni dei loro membri su altri continenti e su altre isole con la speranza di chiarire, grazie alle loro osservazioni comuni, quale fosse il pericolo imminente. Pare però che linvio di membri della Società di Akhldann su vari altri continenti (in particolare in Africa e in Asia) fu purtroppo tardivo, senza risultati concreti, e la catastrofe sul pianeta Terra si verificò comunque. Seguiamo (Capitolo XXIII del Belzebù): Di fatto , allepoca della Seconda perturbazione transapalniana [la catastrofe di cui sopra] molte parti di terraferma grandi e piccole furono inghiottite, insieme col continente principale di Atlantide, nelle profondità dello sventurato pianeta; e al loro posto ne apparvero altre. Gli spostamenti, effettuatisi nel giro di alcuni dei loro giorni in diverse zone della presenza generale della Terra, furono accompagnati da ripetuti tremori del pianeta e da manifestazioni che non potevano non suscitare terrore nella coscienza e nelle sensazioni degli esseri di ogni specie. I sapienti della Società di Akhldann che si erano salvati dalla catastrofe che aveva distrutto Atlantide e che si erano trasferiti o si trovavano già su altri continenti, si misero a capo dei gruppi di altri uomini che trovarono, crearono dei centri di sopravvivenza, ricerca e continuità delle loro conoscenze e furono il fulcro per la ripresa della cultura umana in varie parti del mondo. Infatti Belzebù, in una delle sue discese sulla Terra dal pianeta Marte aveva incontrato resti evidenti del loro operato in Egitto: [] Dal momento che il potere cosciente manifestato nella creazioni di quelle costruzioni fatte a regola darte e mai più eguagliate né prima né dopo, di cui sono stato testimone oculare, era anche il risultato delle acquisizioni degli esseri tricerebrali [gli uomini] ordinari membri della Società sapiente degli Akhldanei, costituitasi sul continente Atlantide prima della Seconda grande catastrofe terrestre [la Prima era stata quella che aveva portato alla nascita della Luna come una parte della Terra che si era staccata dal corpo principale, a causa della collisione del pianeta con una cometa, chiamata Kondur], la cosa migliore sarà, penso, chio ti racconti, sia pure per sommi capi, la storia di quella grandissima Società scientifica. E così, seguiamo per sommi capi la descrizione di G. di questa Società culturale di Atlantide (Capitolo XXIII Quarta visita di Belzebù sulla Terra -: Essa venne fondata per iniziativa di un essere di laggiù, un certo Ben-Kultassi, che seppe spingere il perfezionamento delle sue parti esseriche superiori fino allessere di un santo Individuo eterno: e questa parte superiore del suo essere risiede ora sul Santo Pianeta del Purgatorio. La descrizione delle scelte che portarono Bel-Kultassi a decidere di creare la Società di Akhldann è esplicita per far comprendere ai lettori che essa era la vera antesignana, millenni prima, dei vari Centri di Studio sullUomo creati da Gurdjieff stesso millenni dopo, in epoca contemporanea (particolarmente in Francia, dal 1922 sino alla sua morte). Ma leggiamo ancora delle descrizioni (sempre presenti al Capitolo XXIII del Belzebù) della Società di Akhldann, la cui parola Akhldann, appunto significava: Sforzarsi di prendere coscienza del significato e dello scopo dellEssere degli esseri: [] Proprio allora nacque e si strutturò per la prima volta la vera Scienza oggettiva, poi sviluppatasi in maniera normale fino alla Seconda grande catastrofe subita dal loro pianeta; e sappi ugualmente che alcune sue branche progredirono a quel tempo con una rapidità senza precedenti [] I membri di quella sapiente Società terrestre la prima e forse anche lultima del genere si divisero dunque in 7 Gruppi indipendenti o, per usare unaltra espressione, in 7 Sezioni, ciascuna delle quali aveva un nome particolare. Vediamo di che si occupavano i Sette Gruppi o Sezioni di lavoro e ricerca della Società di Akhldann: Fokhsovori: si dedicavano allo studio della presenza del loro pianeta e dellazione reciproca delle sue parti distinte; Strassovori: studiavano la radiazione di tutti gli altri pianeti del Sistema solare, e lazione reciproca di queste diverse radiazioni; Metrossovori: studiavano una branca della Scienza che si chiama Matematica; Psicossovori: le loro osservazioni si rivolgevano alle percezioni, alle emozioni, e alle manifestazioni dei loro simili; Harnossovori: studiavano una branca della Scienza comprensiva di Fisica e Chimica; Mistessovori: studiavano tutti i fatti che accadevano al di fuori degli esseri; Gezpudinissovori: studiavano le manifestazioni indotte nella presenza degli esseri del loro pianeta. Nel Capitolo successivo (XXIV) del Belzebù Gurdjieff sostiene che nei millenni successivi alla diffusione di alcuni di questi Centri societari Akhldanei in alcune parti del mondo, si verificò una nuova catastrofe, con venti fortissimi che sconvolsero il pianeta e portarono enormi quantità di sabbie dappertutto che contribuirono alla formazione dei Deserti più importanti del mondo, compreso quello del Sahara. Dopo questo periodo, i Centri più importanti dove era rimasta leredità e il ricordo, come se fosse una memoria ereditaria, degli studi della Società Akhldann erano in Egitto (Cairo) e in Babilonia, e proprio in questultimo Centro di Babilonia si svolse la quinta discesa di Belzebù sulla Terra. Qui nel Belzebù viene descritto lincontro dello stesso con vari sapienti che provenivano da varie parti del mondo, compresi sapienti discendenti dai sapienti originari della Società atlantidea di Akhldann. Risulta qui lampante una straordinaria connessione con quello che era stato scritto da Gurdjieff in un altro libro di estrema importanza per il nostro studio: Incontri con Uomini straordinari. Nel Capitolo Il signor X di questo libro autobiografico G. descrive il ritrovamento di alcuni documenti, pergamene o lettere tra religiosi tra i resti dellantica città di Ani (situata a circa 50 km. da Aleksandropol e che oggi si trova in Turchia), in una delle quali si poteva leggere così: Il nostro venerabile padre Telvent è finalmente riuscito a conoscere la verità sulla Confraternita dei Sarmung. Il loro ernos [centro della confraternita] è effettivamente esistito vicino alla città di Siranu. Poco dopo lesodo, essi emigrarono a loro volta, circa cinquantanni fa, per stabilirsi nella Valle di Izrumin, a tre giorni di cammino da Nivssi [oggi Mosul]. Nel film omonimo del regista Peter Brook, della fine degli anni Settanta, si intravede che tra le pergamene trovate ad Ani cera anche il simbolo del famoso Enneagramma. Ma questo, è meglio dirlo, risulta essere una licenza poetica del regista perché Ouspensky sostiene che G. parlò dellEnneagramma solo alle lezioni russe nel 1916, e mai fece un collegamento col materiale ritrovato nella vecchia capitale armena. Bennett per esempio sostiene che nel suo libro Incontri con uomini straordinari, G. allude allEnneagramma quando descrive gli strani apparecchi da lui visti nel monastero Sarmung che servivano da allenamento per le danzatrici sacre (è il Capitolo che riguarda il Principe russo suo amico). Ma è una interpretazione esclusiva di Bennett che si trova nel suo libro LEnigma Gurdjieff (Ubaldini editore 1983). Secondo Gurdjieff comunque, Sarmung era il nome di una celebre Scuola esoterica, fondata a Babilonia almeno 2500 anni prima della nascita di Cristo. Spingendosi sulle tracce della Confraternita Sarmung, alla ricerca della Valle di Izrumin, si verificò un incidente. Il suo compagno di ricerca Pôłosean era stato morso da una tarantola velenosa, al polpaccio. Dovendo rinunciare alla ricerca, in quella circostanza si rifugiarono da un prete armeno, per il quale avevano una lettera di presentazione, nella città di N…, non specificata da G., che lo studioso (e massone) Adrian Gilbert ha identificato essere Nusaybin, così come descritto nel suo saggio I Re pellegrini (Il Corbaccio , 1996). Questo è un punto fondamentale: a Nusaybin Gurdjieff e il suo amico troveranno, nellabitazione del prete armeno, un vero e proprio collegamento con la passata esistenza di una civiltà precedente. Seguiamo lavvenimento: Il prete frugò in un baule e ne tirò fuori un rotolo di pergamena. Appena lo ebbe srotolato non riuscii subito a decifrarlo, ma quando lo ebbi guardato più da vicinoDio mio, che emozione! Non dimenticherò mai quel momento. Fui scosso da un forte tremito, che aumentava quanto più m sforzavo di dominarlo interiormente. Non era forse, ciò che avevo sotto gli occhi, esattamente quello che aveva tanto occupato il mio pensiero, e che da mesi non mi lasciava più dormire? Era la mappa di quello che viene chiamato: LEgitto di prima delle sabbie. Si trattava, almeno, di una mappa che illustrava lEgitto migliaia di anni fa, per lo meno in un periodo antecedente alla Terza catastrofe tempestosa che aveva fatto nascere i più importanti deserti del mondo. Se quella dove si trovavano era la zona dove un tempo era esistita la Confraternita Sarmung, la presenza di una mappa del genere voleva solo dire che tale conoscenza era stata tramandata, per generazioni, dai diretti eredi di unaltra Confraternita di saggi, la Società di Akhldann, che si era spinta infatti, come abbiamo già detto, e aveva posto un centro di cultura, sia al Cairo che a Babilonia. La Confraternita Sarmung discendeva sicuramente dalla Società Akhldann, esistente addirittura ai tempi di Atlantide. Per chi abbia letto almeno la prima edizione del saggio Laltra Europa uscita nel 2010 per i tipi di Hobby and Work o meglio la seconda del 2017 per Panda Edizioni, sarà allora molto semplice fare questo ragionamento deduttivo che si basa sulla risposta a queste domande: Perché la Struttura si rifà addirittura ad un passato antidiluviano, da cui sostiene di derivare? Perché Gurdjieff e Bennett collaborarono con la Struttura negli anni Quaranta? Come mai Gurdjieff possedeva un elenco di aderenti e pensatori che risaliva alla notte dei tempi? Molto semplicemente Gurdjieff trovò tra Ani e Nusaybin molte cose, probabilmente degli elenchi di personalità, oltre che alla mappa e altri documenti, tutte cose che forse giacciono ora a Parigi in custodia alla Fondazione che prende il suo nome. Grazie a questi ritrovamenti Gurdjieff acquisì un prestigio e unimportanza enorme di fronte alle Elitès mondiali, tanto da collaborare con loro per la creazione di unidea di una Unione Europea, i cui veri rappresentanti elitari pensano di essere gli unici a meritarsi il titolo di eredi di una cultura antidiluviana, nata ad Atlantide sotto il nome di Società di Akhldann, proseguita in Egitto e Babilonia come Confraternita Sarmung nel 2500 a.C., e presente oggi semplicemente con il nome di Struttura.