mercoledì 5 ottobre 2011

2011: RITORNO A MARCAHUASI.

MARCAHUASI: SETTEMBRE 2011.

Il parziale fallimento della spedizione "Paititi 2011", dovuto al mancato ottenimento dei permessi necessari utili a organizzare una spedizione nella zona del "Santuario del Megantoni", a Nord di Cusco, luogo dove si suppone l'esistenza di una cittadella pre-inca o inca sconosciuta, non ha placato la mia sete di avventura e grazie all'aiuto del mio amico Paul Mazzei ed a una equipe di persone legate alla trasmissione "Voyager", mi sono recato di nuovo, dopo 13 anni, nella localita' magica di Marcahuasi. Dopo che il 13 settembre 2011 avevamo presentato, insieme al nostro capo esploratore Greg Deyermenjian, un nuovo progetto per il prossimo futuro (forse il prossimo anno), avevo lasciato Cusco e gli altri compagni, che avevano deciso di fare comunque un trekking in una zona ben più a sud del nostro obiettivo primario: vicino al rio Yavero per visitare la "fortezza di Miraflores", località già visitata da Deyermenjian una ventina di anni or sono. Da Cusco ero ritornato a Lima per incontrare il Team e andare a Marcahuasi. I risultati di questa nuova avventura si vedranno nei bellissimi filmati che la trasmissione televisiva italiana probabilmente mostrerà al pubblico il prossimo anno 2012, in primavera.
Per il momento, quello che posso dire grazie all'ausilio e al permesso di questo blog, è che mai come ora sono sempre piu' convinto della bontà delle affermazioni di Daniel Ruzo sull'esistenza, millenni or sono, nell'altopiano di Marcahuasi (o Markawasi) di un civiltà straordinariamente complessa, capace di trasformare delle rocce naturali in forme dai volti umani o di animali con l'ausilio di perfezionate tecniche di taglio della pietra, abbinate a una conoscenza ottica elevatissima detta delle "pietre figurate".
In più, grazie a questa opportunità, ho potuto controllare e riaffermare la validità delle mie prime osservazioni del 1998 quando, come primo italiano a raggiungere Marcahuasi, notai come la roccia del "Leone Africano" dominasse la zona nord di Marcahuasi, sopra il villagio di San Pedro de Casta, e il cui volto stilizzato, impresso sul corpo del Leone, con uno straordinario effetto ottico, era rivolto esattamente a Est, al sorgere del Sole, pertanto era la prima delle rocce straordinarie di Marcahuasi ad essere illuminata dai primi raggi del mattino...
In un mondo come il nostro dell'esplorazione archeologica, dove ti devi guardare soprattutto dalle maldicenze di colleghi ambiziosi, questa è stata una bellissima riconferma...Grazie Marcahuasi, per la tua bellezza e la tua maestosità! 1998-2011, un bellissimo ritorno.
M. Zagni.
P.S. aggiornamento: Si ringrazia Voyager/Rai2 per la messa in onda il giorno 27 febbraio 2012 della trasmissione nazionale dedicata anche a Marcahuasi - finalmente questo posto meraviglioso ha avuto la notorietà pure in Italia, come meritava. Chi scrive è da circa 30 anni impegnato, anche con viaggi e difficili spedizioni, nella divulgazione del concetto di "archeologia di frontiera" o di "esplorazione", prendendosi notevoli rischi personali anche per contrastare l'azione di chi da sempre punta, in tutti questi campi, solo ad una pura affermazione personale a discapito dell'obiettività e della bontà della ricerca.