SULLE TRACCE DEGLI "IMMORTALI" DELL'AGARTTHA.
Sarà nel 2012 o più avanti ma non ci importa: il progetto che abbiamo in mente non ha una data precisa per essere realizzato ma una cosa è certa , e cioè che si farà.
Da tempo stavamo pensando a diverse cose, al di fuori dell’interesse per il Sud America archeologico, ma ultimamente si pensava: vent'anni fa discutendo con un cugino esploratore , da tempo scomparso , eravamo stati avviati poi ad uno studio della lingua e della cultura cinese per vari motivi ma soprattutto perché si voleva intraprendere insieme un viaggio nell’Asia Centrale e si progettavano vari percorsi , tutti fattibili ma difficili. Esempi : Ulan Bator – Lhasa , oppure la Kanton – Karachi o la via della Seta ecc.
Sono passati tanti anni, diversi viaggi in Sud America, anche in Bolivia (2007), ma in Asia Centrale nulla di fatto. Ora grazie alla collaborazione con l’amico Alessandro D. T. una possibilità c’è , forse la più interessante tra le molte fantasticate: la Via della Giada , un percorso che ha almeno 3000 anni , se non 4000 (si pensa invece a quei luoghi come ad un tempo smisuratamente più lungo ancora, che tocca la leggenda di MU ed alla sua colonia di Kharakoto, ma è un discorso che ci porterebbe molto lontano ).
Quale deve essere lo scopo di questo viaggio? Il nostro scopo, non quello degli altri, che assume meno importanza…
In realtà dare una spiegazione può essere molto semplice e complicata nello stesso tempo, che in sostanza si può raccogliere nel famoso motto : Ex Oriente Lux.
La fonte , la matrice ancestrale di ogni insegnamento filosofico che ha avuto presa in Occidente è sempre nata in Oriente.
Tutti i grandi mistici ed esploratori e filosofi dell’imponderabile l’hanno sempre detto: esiste un gruppo, una setta , una fonte, una società organizzata di esseri , umani e straordinari allo stesso tempo , un vero e proprio Cerchio interno dell’Umanità (così come lo definì il seguace di Gurdjieff, Bennett) che da sempre cerca di influire sulla storia del mondo mandando da tempo immemorabile dei suoi emissari , periodicamente, da Oriente ad Occidente, per cercare di controllare l’Umanità .
Questa è la vera ragione ,a nostro parere, che ha spinto avventurieri, esploratori, archeologi e mistici verso il cuore dell’Asia : la ricerca di tesori e città perdute certo è stata una fortissima molla per la ricerca ma chi ha la mente oltre l’umano cerca qualcos’altro, cerca una ragione , una fonte di vita e di insegnamento, cerca una possibilità per superare i propri limiti terreni, cerca questa società straordinaria di esseri “ controllori “ dell’Umanità .
Shambala, Agharti, Shangri La, la Confraternita Sarmoung, I nove Ignoti, il Re del mondo, la Confraternita Bianca, i Superiori Sconosciuti, è sempre e comunque lo stesso concetto: la religione umana primordiale di stampo sciamanico ed esoterica, che ha le sue origini e fonti fuori da questo mondo, che è interconnessa con un altro mondo partendo dal suo ombelico mistico riconosciuto come esistente in Asia Centrale.
Ma dove cercare ? Nel Gobi, nel Taklamakan ? Sui monti Kun Lun ? In Afghanistan ? In Tibet,nello Xin Jiang oppure semplicemente molto più lontano a Occidente, a centinaia di chilometri ad Est di Bukhara?
Molto ci sarà da cercare, molti viaggi si dovranno fare ma per questa prima tappa della nostra ricerca ci basiamo sulle ricerche di Stein , di Hedin , di Roerich , ma soprattutto di Gurdjieff, l’ultimo emissario degli “Immortali“, colui che sapeva, il risvegliato, l’Ipnotizzatore , il Maestro di Danza. Lui aveva studiato dai monaci Sarmoung, prima soglia per l’Agharti , ma dove ?
Esattamente nessuno lo sa, questo segreto se lo è portato nella tomba quando è morto a Parigi nel 1949.
Ma forti indizi ci sono (ed è così, ne siamo certi) leggendo quello che ha scritto lui e chi ha scritto su di lui .
Ecco quindi le tappe del nostro viaggio da Est verso Ovest della Cina: Dun Huang , sede della grande scoperta di Stein nel primo novecento, e poi Lou Lan, la città dormiente, scoperta da Hedin nello stesso periodo .
Proseguendo nel prosciugato ex lago di Lop Nor verso Ovest –Sud Ovest, lungo il fiume Karkan, verso Kothan e i monti Kun Lun, a sud del Taklamakan, e poi verso Yarkand, Yanghiissar, l’Oasi di recupero di un Gurdjieff ferito da proiettili “vaganti” e stanco, ed infine Kashgar, cercando il QUT’B, il centro perfetto geopolitico e geografico dell’Asia, equidistante da tutti i mari che costeggiano il continente più importante e popoloso del Mondo, situato tra Cina, Pakistan e Afghanistan.
Con il simbolo mistico dell’Enneagramma tra le mani, in compagnia del “Quadrato magico“ cinese e di una bussola geomantica, cercheremo , domanderemo, saremo i nuovi “Cercatori della Verità“ , sganciati da tutte le convenzioni e da tutti i gruppi , alla ricerca degli “ Immortali “ , i padroni della nostra “memoria ereditaria“, gli sciamani perenni .